Il Paese o Castello di Fugnano -così si scriveva
fino al 1800- ha origine assai antica, certo molto più antica di Brisighella.
Giulio Cesare Tonduzzi, nella sua "Storia di Faenza", scrive che,
"salendo da Faenza verso l'Appennino, sul fiume stesso ( il Lamone) è
Fognano, luogo antico, che si trova nominato in scrittura autentica che
lo annovera fino all'anno 920
tra i beni donati a quel tempo dal vescovo ai canonici di Faenza: cioè la
Chiesa di San Pietro, detta di Fugnano". Di quella chiesa, forse la prima
e la più antica, non si ha notizia e neppure si conosce la sua precisa
ubicazione. Tuttavia si può pensare che sorgesse probabilmente nelle vicinanze
o sul luogo stesso dell'attuale chiesa.
Nell'anno 1464 il popolo fognanese inaugurava una
nuova Chiesa parrocchiale e il ricordo di questo evento è conservato in una
preziosa pietra del tempo fatta murare dall'Arciprete don Giacomo Ciani sopra
la porta della sacrestia, verso l'interno, dove tuttora si vede l'iscrizione latina
che può essere tradotta così :
"1464 a dì del mese di giugno, il Popolo di
Fognano aprì questa Chiesa che il Rettore ( della
chiesa stessa) Don Stagio dei Costoli di Castebolognese innalzò,
avendo per capomastro Martino muratore della Valle di Lugano" . La
località denominata Valle di Lugano pare si debba interpretare come quella del
lago omonimo della Svizzera Italiana, da dove a quel tempo scendevano fra noi i
maestri dell'arte muraria.
La Chiesa parrocchiale
In un inventario, redatto per la Curia vescovile
di Faenza dall'Arciprete Don Domenico Benini morto nel 1800, così viene
descritta questa chiesa: "La Chiesa di San Pietro di Fognano è fabbricata
nella vicinanza della via pubblica che conduce da Faenza a Marradi, due miglia
circa sopra Brisighella, La chiesa ha due navate, l'una grande senza volta,
l'altra più piccola con una sola volta. Ha il campanile con due campane di mole
sufficiente. Entro la Chiesa vi è il coro a volta coi suoi sedili di olmo e
cattedra di noce. Vi è la sacristia e vi sono otto altari: primo l'
Altare Maggiore che sta posto in capo alla navata grande col suo baldacchino
sopra. A lato di questo, a mano destra, vi sono quattro altri altari, cioè
quello di S. Antonio da Padova, di S. Pietro in Vincoli, della Assunzione di
Maria SS. e di S. Rocco. E questi sono sotto la navata minore. A
mano sinistra poi vi sono tre altari, cioè della SS. Vergine del Fuoco, del SS.
Crocifisso, di S. Orsola. Infine, in una cappella presso la porta, vi è il
Fonte Battesimale con suo cancello di legno a chiave e, sopra, il suo
baldacchino".
In questa Chiesa, come si rileva dal libro dei
Battezzati fino all'anno 1602, sorse il Fonte battesimale riservato, a tale
epoca, alla Chiesa matrice, l'antichissima Pieve in Ottavo. Il primo
parroco, insignito del titolo di Arciprete per l'importanza del luogo, fu
il Rettore Don Antonio Fagnolo, al quale il suddetto titolo fu conferito
nell'anno 1650, e da lui passò poi in seguito a tutti i suoi successori.
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