venerdì 29 marzo 2013

QUANTI ANNI HA FOGNANO?



Il Paese o Castello di Fugnano -così si scriveva fino al 1800- ha origine assai antica, certo molto più antica di Brisighella. Giulio Cesare Tonduzzi, nella sua "Storia di Faenza", scrive che, "salendo da Faenza verso l'Appennino, sul fiume stesso ( il Lamone) è Fognano, luogo antico, che si trova nominato in scrittura autentica che lo annovera fino all'anno 920 tra i beni donati a quel tempo dal vescovo ai canonici di Faenza: cioè la Chiesa di San Pietro, detta di Fugnano". Di quella chiesa, forse la prima e la più antica, non si ha notizia e neppure si conosce la sua precisa ubicazione. Tuttavia si può pensare che sorgesse probabilmente nelle vicinanze o sul luogo stesso dell'attuale chiesa.
Nell'anno 1464 il popolo fognanese inaugurava una nuova Chiesa parrocchiale e il ricordo di questo evento è conservato in una preziosa pietra del tempo fatta murare dall'Arciprete don Giacomo Ciani sopra la porta della sacrestia, verso l'interno, dove tuttora si vede l'iscrizione latina che può essere tradotta così :
"1464 a dì del mese di giugno, il Popolo di Fognano aprì questa Chiesa che il Rettore ( della chiesa stessa) Don Stagio dei Costoli di Castebolognese innalzò, avendo per capomastro Martino muratore della Valle di Lugano" . La località denominata Valle di Lugano pare si debba interpretare come quella del lago omonimo della Svizzera Italiana, da dove a quel tempo scendevano fra noi i maestri dell'arte muraria.
La Chiesa parrocchiale
In un inventario, redatto per la Curia vescovile di Faenza dall'Arciprete Don Domenico Benini morto nel 1800, così viene descritta questa chiesa: "La Chiesa di San Pietro di Fognano è fabbricata nella vicinanza della via pubblica che conduce da Faenza a Marradi, due miglia circa sopra Brisighella, La chiesa ha due navate, l'una grande senza volta, l'altra più piccola con una sola volta. Ha il campanile con due campane di mole sufficiente. Entro la Chiesa vi è il coro a volta coi suoi sedili di olmo e cattedra di noce. Vi è la sacristia e vi sono otto altari: primo  l' Altare Maggiore che sta posto in capo alla navata grande col suo baldacchino sopra. A lato di questo, a mano destra, vi sono quattro altri altari, cioè quello di S. Antonio da Padova, di S. Pietro in Vincoli, della Assunzione di Maria SS. e di S. Rocco.  E questi sono sotto la navata minore. A mano sinistra poi vi sono tre altari, cioè della SS. Vergine del Fuoco, del SS. Crocifisso, di S. Orsola. Infine, in una cappella presso la porta, vi è il Fonte Battesimale con suo cancello di legno a chiave e, sopra, il suo baldacchino".
In questa Chiesa, come si rileva dal libro dei Battezzati fino all'anno 1602, sorse il Fonte battesimale riservato, a tale epoca, alla Chiesa  matrice, l'antichissima Pieve in Ottavo. Il primo parroco, insignito del titolo di Arciprete per l'importanza del luogo, fu il Rettore Don Antonio Fagnolo, al quale il suddetto titolo fu conferito nell'anno 1650, e da lui passò poi in seguito a tutti i suoi successori.
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