Un momento della
crocifissione in una passata edizione della Via Crucis vivente di Zattaglia
Brisighella
Tratto da La tradizione fa
proselito nelle giovani generazioni e quest’anno per la prima volta sarà uno
zattagliese a impersonare Gesù alla ventiduesima edizione della Via Crucis vivente.
La decisione è di Raffaele Conti, 24 anni, operaio
insieme al fratello nell’impresa edile a conduzione familiare. Nelle precedenti
edizioni della sacra rievocazione impersonava una delle guardie di Ponzio
Pilato, ma quest’anno ovviando la difficoltà del parroco don Alfiero Nannini a
trovare un attore disponibile a impersonare il ruolo di Gesù in croce, Raffaele
si è offerto spontaneamente per mantenere viva la tradizione, che la sera del
Venerdì Santo coinvolge l’intera frazione di Zattaglia. A impersonare la figura
di Gesù Cristo si sono succeduti negli anni: Andrea Dolcini, Luca Lolli,
Gianluca Zoli, Filippo Zauli, Andrea Bertoni, Cristian Guaducci e Andrea
Bergamaschi di Predappio, il Gesù della scorsa Via crucis.
Raffaele
Conti, il Gesù Cristo di Zattaglia nella ventiduesima edizione della Via Crucis
vivente.
La rappresentazione è frutto di una tradizione che
risale agli anni 20 del secolo scorso “quando si portava in processione
l’immagine del Cristo morto, opera degli artisti faentini Collina-Graziani
(1914), – precisa don Alfiero Nannini – e custodita nella parrocchiale del
Ss.Cuore di Gesù di Zattaglia.” In seguito, questa processione è diventata più
suggestiva con la proposta ‘animata’, nata nel 1992 da una felice intuizione di
Fausto Sangiorgi (scomparso quattro anni fa) con la collaborazione dei
concittadini e della costumista Donatella Casadio. Alla Casadio va il
merito di avere assecondato il disegno dell’ideatore creando negli anni
un guardaroba di vesti e apparati, fedele ai costumi dell’epoca attraverso
ricerche su testi sacri e quadri pittorici, e guidata nella ricostruzione da
don Ruggero Benericetti. Fodere, tessuti, vecchie coperte e accessori, nel
tempo sono stati messi a disposizione dalle famiglie di Zattaglia e utilizzati
dalla creativa costumista nel suo lavoro di refashioning, che per ogni edizione
aggiorna e modifica arricchendo il corredo degli abiti di scena. La sacra
rievocazione animata da 50 figuranti è una delle più importanti
rappresentazioni di questo genere in Emilia Romagna, guidata dal parroco della
Val Sintria don Alfiero Nannini che cura i testi e commenta “è il segno di come
l’impegno di una comunità possa portare una forte testimonianza di bene.” Venerdì 29 marzo nei pressi della chiesa
parrocchiale di Zattaglia, dopo la funzione liturgica delle ore 20, la
rappresentazione partirà alle ore 20.30 con i primi tre quadri animati; il
percorso delle 14 stazioni tradizionali attraverserà poi il paese concludendosi
su una collina al di fuori di esso con la visione emozionante del Gòlgota. “La
rappresentazione non vuole evidenziare momenti di folclore – precisa don
Alfiero – il nostro intento è proporre in modo spontaneo e fedele i momenti
salienti più significativi della Passione, offrendo ai presenti spunti di
preghiera e meditazione”. Proprio per questo la crocifissione e morte del
Signore è presentata dagli organizzatori nella forma più reale possibile,
compresa la spogliazione di chi rappresenta Gesù e il dialogo con i due
ladroni, anch’essi sulla croce. A rendere l’atmosfera più carica di emozioni ci
saranno le torce che illuminano il tragitto, i fuochi sul Gòlgota e anche quest’anno
la soprano Ottavia Sisti di Solarolo accompagnerà i momenti della crocifissione
e deposizione con canti tratti da arie liriche. La
scenografia naturale dei luoghi, accresciuta dall’effetto di fiaccole e pire
accese, richiama ogni anno un alto numero di partecipanti provenienti da tutta
Italia. Margherita Rondinini
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