Nel
corso
della sua vita artistica è stato invitato a scolpire in pubblico nelle piazze
di diverse città italiane ed estere Giò
Bert. Ravenna - L’arte perde Giò Bert,
lo scultore di Riolo Terme
Giovanni Bertozzi. Ieri
nella serata nella sua casa di Cuffiano,
tra Castel Bolognese e Riolo Terme lo scultore è venuto a mancare a una
settimana del suo 89esimo compleanno. Giovanni
Bertozzi era nato a Brisighella il 13 dicembre del 1924. Sin da
piccolo aveva imparato l’arte dell’intaglio. Affascinato dalla scultura del
Rinascimento di Michelangelo, Raffaello, dal Cellini, si era avvicinato a
questa disciplina artistica. Il desiderio di un accrescimento personale e
professionale, lo portò ad approfondire la conoscenza diretta con importanti
artisti come Francesco Messina, Augusto Murer, Angelo Biancini, che gli
offrirono preziosi consigli. Nel corso della sua vita artistica è stato
invitato a scolpire in pubblico nelle piazze di diverse città italiane ed
estere, alle quali ha donato le sue opere installate in modo permanente. Tra le sue opere si ricordano molti personaggi
religiosi, politici, dello sport e spettacolo ed inoltre ha scolpito opere a
tematiche sociali. ‘La Solidarietà’, statua del Papa Karol Wojytila, che per
volontà dello stesso pontefice scomparso fu installata nell’American Children’s
Hospital di Cracovia, Il Presidente Sandro Pertini a
Senigallia, il Monumento ad Angelo Biancini - Castel Bolognese, L’Arbitro
Arrigo Sacchi, Raffaella Carrà, Daniela Buongiorno (moglie di Mike), Museo
all’aperto delle 127 giornate di Riolo Terme, L’Ulivo per il disarmo a Riolo
Terme, Monumento a Patrizia Woolf a Ozzano Emilia. Brisighella purtroppo non l’ha
mai ricordato con una mostra.
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