Tratto da Sette Sere- I dati turistici da
gennaio ad ottobre parlano chiaro: Riolo Terme cresce, Casola Valsenio ottiene
un exploit (grazie al raduno speleologico) e Brisighella crolla. A destare
maggiore preoccupazione tra gli operatori del settore è soprattutto l’ultimo
dato. La performance comparata tra il 2012 ed il 2013 attesta, infatti, come il
borgo medievale della collina faentina ottenga un pesante segno meno sia negli
arrivi che nelle presenze. Nei primi dieci mesi del 2012 gli arrivi sono stati
quasi 13mila, quest’anno invece hanno appena superato quota 11mila (-11,6%). Le
presenze sono state oltre 36mila nel 2012 mentre si riducono a 32mila nel 2013
(-10,3%). «Un dato negativo - commenta Chiara Venturi della Confesercenti - che
credo possa essere riconducibile soprattutto alla questione molto negativa del
ponte Lungo. Lavori che non hanno agevolato in questi ultimi mesi l’arrivo di
turisti nel borgo faentino». Sull’analisi dei flussi turistici la Venturi ci
tiene a sottolineare come «il settore alberghiero a Brisighella stia
attraversando un periodo molto difficile. Nel solo mese di ottobre, rispetto
allo stesso mese del 2012, gli arrivi si sono ridotti del 40,5% erano 452
l’anno scorso sono state 370 quest’anno e le presenze sono passate dalle 1.081
alle 643 di quest’anno». Un segno «evidente che qualcosa si è inceppato, pur
rimanendo una meta molto ambita dai turisti, nella capacità attrattiva di
Brisighella». Una considerazione, per le cause di questa débacle turistica, che
Alberto Mazzoni della Confartigianato concorda con riserva. «Sicuramente i
lavori sul ponte hanno influito anche se altre possono essere le concause». Per
il responsabile faentino della Confartigianato «una grossa colpa della pesante
contrazione turistica deve però essere ricondotta alla crisi. Le famiglie hanno
meno risorse e i primi tagli vengo effettuati sul comparto ferie soprattutto se
non ci sono importanti feedback e stimoli». Stimoli che a Riolo Terme non
sembra siano mancati viste le performance positive. Per gli osservatori grande
merito è da ricondurre oltre a manifestazioni come Halloween anche all’offerta
qualitativa messa in campo dallo stabilimento termale. Nei dieci mesi del 2013,
rispetto allo stesso periodo di dodici mesi fa, la percentuale di
incremento turistico ha segnato un +21,4% (erano 7.680 sono stati 9.321). Le
presenze sono invece passate dalle 50.185 del 2012 alle 49.917 del 2013. In
questo caso la contrazione è del -0,5%. Infine per il paese delle erbe e dei
frutti dimenticati le statistiche di quest’anno risentono positivamente del
raduno internazionale di speleologia. Un boom di arrivi a Casola Valsenio che
ha portato le statistiche turistiche a segnare un +62,5% (gli arrivi nel
periodo gennaio-ottobre 2012 erano 1.395 nello stesso arco temporale del 2013
questi sono arrivati a quota 2.266). Stesso discorso vale per le presenze che
nei dieci mesi del 2012 sono state 3.588 per diventare nello stesso arco
temporale di quest’anno 5.024 (+40%).
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