mercoledì 3 dicembre 2014

GRAZIE A RENZI ARRIVA LA NUOVA TASSA SUI TERRENI MONTANI; NON DOVEVA DIMINUIRE LE TASSE?

Anche in Romagnac’è forte preoccupazione per il provvedimento del Ministero dell’Economia che rivede la tassazione Imu sui terreni agricoli, che finora escludeva tutti i proprietari di beni nelle zone montane e collinari. Non sarà più così. Resteranno completamente esenti solo i proprietari di terreni nei comuni a oltre 600 metri di altitudine, perché la norma considera l’altitudine della sede comunale piuttosto che l’orografia del territorio. E così tutti i comuni montani della Romagna  perderanno l’esenzione. Il governo sta tentando di uscire dall’impasse ma il decreto in arrivo in Gazzetta Ufficiale fissa la fine dell’esenzione. L’allarme lanciato da Uncem  è ripreso e rilanciato da vari  sindaci
: “Siamo di fronte ad una assurda interpretazione da parte del legislatore nazionale, che attribuisce la caratteristica di ‘montanità’ sulla base del sito ove è individuata la sede municipale. Chiunque abbia la seppur minima capacità di contatto col mondo reale, si rende conto che nelle aree montane uffici e servizi non si trovano sulla vetta delle montagne, ma nelle zone urbanizzate del fondo valle, ma evidentemente chi mette nero su bianco le leggi non ha dimestichezza con il mondo reale!”. Si elimini questo ulteriore danno per la cura, gli investimenti, la manutenzione del territorio”. E poi esclama: “Agricoltura, montagna, ambiente vengono ancora una volta messi ai margini e ‘usati’ dagli apparati tecnici dei Ministeri che scrivono norme di difficile applicazione, lontane dalla realtà, dannose e irrispettose delle esigenze concrete di crescita e sviluppo dei territori rurali. E’ del tutto incompreso il valore delle popolazioni delle aree montane, che già rinunciano ai servizi della pianure e delle città per vivere in zone periferiche, ma allo stesso tempo contribuiscono fattivamente a mantenere vivo il territorio e ne garantiscono la tutela”. Per Forza Italia: “E’ un provvedimento che penalizza territori che invece meritano più attenzione, più incentivi e più sostegno. E’ una stangata, un danno per la montagna, per i cittadini che vi risiedono, per le attività che ci investono, che producono, fanno economia e allo stesso tempo sono un presidio del territorio. Auspichiamo che governo e Parlamento intervengano presto per rimediare”. Sono esenti dall’Imu i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile. Solo 1.578 comuni fruiranno dell’esenzione totale Imu rispetto ai 3.524 attuali; ben 2.568 avranno invece un’esenzione parziale, che si limita ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. I restanti contribuenti, 3.912 comuni, dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta l’imposta sui terreni relativa al 2014.



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