martedì 2 dicembre 2014

PREMIO GUIDARELLO: AL DOCUMENTARIO SU DOMENICO RAMBELLI


 Nel documentario, realizzato da Rita Asirelli e Fabio Venturi col finanziamento della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, ci sono importanti interviste, a partire da quella ad Antonio Paolucci che commenta alcune opere di Rambelli come il seminatore «che sembra ancora impastato con la terra nuda che sta seminando» e il soldato addormentato del monumento di Brisighella realizzato come «un unico blocco che fa pensare ad Henry Moore».
In un’altra intervista Vittorio Sgarbi dichiara, tra l’altro, che «nelle opere di Rambelli c’è una vitalità che trae energia dalla terra e lo fa uno dei più originali scultori del ‘900, antiretorico seppure operi in periodo fascista».
«Dovendo tradurre nel linguaggio in movimento la radice della lingua di Rambelli» - dicono Rita Asirelli e Fabio Venturi nel commentare il loro lavoro – «abbiamo cercato di farlo con un montaggio che eliminasse la falsità di un tempo narrativo, privilegiando una dimensione più spaziale che temporale. Abbiamo cercato una forma nella speranza di allungare di qualche attimo la presenza di un artista che aveva l’ambizione di scolpire in pienezza di libertà di pensiero, passeggiando in equilibrio dentro ad un momento storico, ad una ideologia piena di contraddizioni come è stata quella fascista».
«Questo riconoscimento mi trasmette molta gioia» - dichiara il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Faenza, Massimo Isola – «perché testimonia l'apprezzamento per un prodotto di grande fascino emotivo e culturale, che ha saputo leggere Domenico Rambelli in modo efficace e coinvolgente. Il progetto video è nato all'interno di una mostra dedicata allo straordinario sculture faentino e permette di dilatare la valorizzazione di questo punto di riferimento nella storia dell'arte italiana del novecento, anche in futuro. Obiettivo della mostra era proprio quello di rivitalizzare il recupero della memoria su uno scultore al quale siamo molto legati, che nel corso del ‘900 ha inciso in modo importante sullo sviluppo dell'arte plastica europea».
«Il riconoscimento» – conclude il vice sindaco Isola – «premia la capacità di Asirelli e Venturi di avere saputo, in pochi minuti, raccontare una storia profonda, raccontando ed emozionando, facendo conoscere meglio Rambelli ad un ampio pubblico. La nostra Pinacoteca prosegue nel suo lavoro con più energia, con la consapevolezza di lavorare da anni su percorsi di qualità e ricerca di spessore artistico e culturale».


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