Brisighella
(Ravenna), 24 dicembre 2012 - C’era qualcosa di magico nell’aria, ieri
pomeriggio, in centro storico a Brisighella. Forse la voglia di ritrovarsi
tutti assieme e di condividere un paio d’ore il ricordo della Natività con il
presepe vivente, rilanciato dopo tredici anni di assenza. Si
avvertiva, girando fra le persone, e facendosi raccontare qualche bella storia,
l’emozione di chi, ritrovandosi dopo tanto tempo, aveva voglia di ritornare a
ricordare assieme la nascità di Cristo. L’iniziativa
ha coinvolto persone di tutte le età, dai più piccini
ai più anziani, molti già presenti nelle precedenti edizioni. Addirittura c’è
chi le ha fatte tutte, come Vittorio Sgarzari, o chi ne ha fatte molte, come
Augusto Masi. “Interpretiamo due pastori – spiegano – e abbiamo partecipato
negli anni ‘80 e ‘90 al presepe vivente di Brisighella. Ci siamo preparati in
questo ultimo week end e con le prove negli scorsi giorni, anche il lavoro che
c’è dietro è di oltre due mesi”. Oltre 120 figuranti e
un coro di 27 membri, diretti sotto l’attenzione del
sindaco Missiroli, e in particolari registe Angela Esposito e Margherita
Rondinini. “C’è voluta sicuramente una grande volontà – ammettono – c’è stato
un grande lavoro non solo dei figuranti, ma dei volontari dietro le quinte,
almeno un altro gruppo di una quarantina di persone”. Tante poi le famiglie
interamente impegnate nella manifestazione, come la famiglia Neri. Marco, per
esempio diciassette anni fa, interpreto’ Gesù bambino, con suo padre nel ruolo
di Giuseppe, mentre la sorella Michela lo fu nell’88. Ieri erano tutti pastori.
Il corteo è partito da Piazza Carducci, dove erano localizzati i pastori della
montagna, per salire sotto la via degli Asini, dove si sono tenute le scene
dell’annunciazione e del sogno di Giuseppe, per poi concludere il presepe
all’anfiteatro Spada, con la scena dell’adorazione dei pastori e dei Re Magi a
Gesù Bambino sotto la capanna di Betlemme. di LORENZO PELLICONI Resto del
Carlino Faenza
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