Massimiliano Pederzoli è stato confermato
presidente di Coldiretti Ravenna per il prossimo quadriennio. "Con
l'assemblea odierna - ha
affermato il presidente Massimiliano Pederzoli in apertura - termina
il mandato conferitoci il 15 dicembre 2008. Non sono stati quattro anni
normali, ma la bellezza di 1.400 giorni vissuti intensamente, tenendo in conto
il bisogno di "tenuta" del nostro Paese, della nostra società, della
nostra agricoltura". Nella sua relazione Pederzoli dopo aver passato in
rassegna le preoccupazioni e le criticità che affliggono l'economia e il
comparto agricolo in particolare - in primis la perdita di valore reddituale
garantito al produttore - e passato ad affrontare le opportunità strategiche
che possono e devono essere colte per rafforzare il sistema delle imprese
agricole. Richiamando il progetto in 10 punti "L'Italia che
vogliamo" presentato dal presidente nazionale Coldiretti Sergio
Marini al presidente del Consiglio Mario
Monti nell'ambito del XII Forum Internazionale dell'Agricoltura e
dell'Alimentazione di Cernobbio, Pederzoli ha posto l'accento sull'urgenza di
un governo globale dei beni comuni come il cibo, degli effetti devastanti della
globalizzazione senza regole, di una nuova etica che deve riguardare insieme
alla politica anche le forze sociali e tutti i cittadini. Il presidente ha poi
tracciato il quadro dell'agricoltura locale alla luce della profondità dei
cambiamenti verificatisi negli ultimi dieci anni in provincia. Un'analisi
precisa su quanto avvenuto ma soprattutto una lettura che ci consegna elementi
preziosi per avanzare una "proiezione" attendibile a medio termine. Massimiliano
Pederzoli è anche presidente del CER- Canale Emiliano Romagnolo per il mandato
2011-2015. Auguri di buon lavoro
- Nonostante
negli ultimi dieci anni in provincia si siano perse 3.736 imprese (quasi
una al giorno) per 1.000 ettari di terreni e si siano verificate ben
cinque crisi di mercato che hanno interessato l'ortofrutta (pesche e
nettarine), la produzione non è arretrata in proporzione alla gravità
degli eventi a dimostrazione che il tessuto imprenditoriale è solido.
- La
superficie media aziendale, dal '70 ad oggi, è passata da 6.80 Ha a 14.25
Ha in Emilia-Romagna (più 95%) e da 6.73 a 12.93 Ha (più 92%)
- Gli
agricoltori sono passati da 11.616 a 8.828 unità (-25%), con un 8% di
under 40, dato in linea con quello regionale
Alla luce di questi dati, ha affermato Pederzoli,
"è chiaro che occorre un cambio di rotta importante".
A chiarire cosa vuole fare Coldiretti per mettere
in campo "il nuovo in agricoltura" ci
ha pensato ancora il presidente Pederzoli: "In cima alla
nostra agenda di lavoro mettiamo un impegno straordinario a supporto della
difficile trattativa per la riforma Pac; una battaglia ad oltranza per avere
una corretta applicazione delle norme sull'etichettatura; una grande attenzione
alla prima applicazione dell'art. 62 relativo alla contrattazione delle
produzioni agricole e, ancora, una attenta vigilanza sull'uso corretto dei
suoli agricoli, una costante mobilitazione finalizzata a favorire il ricambio
generazione in agricoltura e la tutela delle nostre imprese nell'accesso al
credito. Senza dimenticare - ha aggiunto Pederzoli - le emergenze fitosanitarie
(batteriosi del kiwi e cinipide del castagno) da affrontare con determinazione
e, ancora, tra le cose concrete che servono ai nostri agricoltori per restare
in partita la promozione sia delle forme di vendita diretta che del progetto
Fai (Firmato dagli Agricoltori Italiani) nato per aggregare l'offerta delle
grandi produzioni".
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