IL FUNERALE LUNEDI A PIEVE
THO
Baldi mostra una sua foto con Roberto Rossellini (foto
Luca Di Giorgio) A 84 anni si è spento a Faenza il regista
di Claudia Liverani Resto del Carlino -
Si è spento a
Faenza, lunedì all’età di 84 anni, Gian Vittorio Baldi regista e
produttore cinematografico, pluripremiato cineasta, ma anche creatore di vini
straordinari come i Ronchi di Castelluccio, il primo a immaginare e a
creare vini di altissima qualità nelle terre di Romagn
Nato a Bologna nel ’30, Baldi regista e
produttore già affermato, arrivò in Romagna a metà degli anni Settanta,
lasciando la Roma della
‘Grande bellezza’ per rifugiarsi sulle colline di Brisighella. «Noi Baldi
siamo bolognesi, e un po’ romani, ma mio padre aveva scoperto che la famiglia
era di origine brisighellese – racconta il figlio maggiore Gian Luca – e su
queste colline aveva girato il suo film più bello ‘Ultimo giorno di scuola
prima di Natale’, per questo quando ha deciso di lasciare Roma si è rifugiato
qua. Cercava forse una nuova
armonia nella terra dei suoi avi e l’incontro fra la terra e un
visionario hanno creato i Ronchi del Castelluccio». Vini straordinari, creati
da un uomo di cinema trapiantato in Romagna, dove in quegli anni si produceva
vino in quantità, ma nessuno pensava a vini di qualità. Eppure un Ronco del
Castelluccio è stato servito al Quirinale ai coniugi Gorbaciov.
«Nostro padre era un poeta, un visionario e la cifra che legava le sue attività era la poesia: nel
cinema, come nella pittura, negli scritti e nel vino. Un poeta con un grande
amore per l’umanità». Autore,
regista di documentari, film, allievo di Roberto Rossellini,
produttore, anche di Pier Paolo Pasolini, Robert Bresson, vincitore con
due cortometraggi di due Leoni d’Oro a Venezia, più recentemente aveva girato
Zen a Palermo e poi nei primi anni Novanta ‘Nevrijeme Il Temporale’ un film
visionario a Sarajevo all’epoca sotto assedio. «Vivo il cinema come una
scelta di impegno civile – affermò in un’intervista di quegli anni –
utopicamente come un mezzo per cambiare l’uomo e il mio Paese. Credo che ognuno
abbia il dovere di vivere nel proprio tempo e portare il proprio contributo di
chiarezza e di amore alla causa della pace e del progresso». «Un innovatore –
ricorda Gian Matteo Baldi – un uomo che viveva e vedeva avanti, oltre il tempo.
Un grande maestro per noi, e chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui ha
imparato moltissimo».
Ottantenneha girato un ultimo film ‘Il cielo sopra di me’, in una zona
perduta, quasi irraggiungibile del Brasile. E non hai mai smesso di
dedicarsi ai giovani e alla loro formazione. Dopo l’esperienza di
Hypermedia, università delle scienze multimediali a Faenza, a Bologna ha creato
l’International Filmmaking Academy, con l’appoggio dell’università di Bologna
dove per anni aveva insegnato filmologia. Lascia
quattro figli Gian Luca, Gian
Matteo, Gian Guido e Gian Tommaso. I funerali si svolgono lunedì prossimo,
alle 10.30, a Brisighella nella Pieve di Tho.
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