“Siamo la terza città non
capoluogo più grande della regione dopo Imola e Carpi” Li nessuno taglia i
servizi; Sassuolo è più piccola e ha una Pediatria con primario proprio.
Interviene l’ex sindaco Boscherini.
di FRANCESCO DONATI - FAENZA. L'ospedale di Faenza è sempre nel mirino
per via delle penalizzazioni che potrebbe subire nel riordino della rete
ospedaliera della Romagna. Non sono bastati i chiarimenti portati da Marcello
Tonini, direttore generale dell'Ausl Romagna, durante la recente assemblea dei
Consigli comunali dell’ Unione della Romagna Faentina. La parola fine non
esiste ancora. Pare invece in atto una negoziazione all'ultimo sangue. «Questo
traspare. Mi auguro che Faenza possa ancora far valere la sua rilevanza m
Regione, e pretendere quei servizi che altre realtà simili o più piccole
conservano, mentre qui è sempre tutto in discussione». Con questa
"overture", si inserisce nel dibattito l'ex sindaco Giorgio Boscherini:
«La mia non è una polemica - dice -: è un contributo, m virtù dell'esperienza amministrativa
e della conoscenza della sanità pubblica».
Per Boscherini «la città a
tutti i numeri per "rivendicare un ospedale degno di un bacino' molto
vasto e particolare che, a rigor di logica, e non di interessi, deve essere
tenuto in considerazione. Sulla sanità non sì scherza, gli interessi andrebbero
lasciati da parte». A cosa si riferisce?
«Si parla di Ausl Romagna, ma la sanità è regionale, perciò è in tale ambito
che bisogna ragionare, perché i cittadini di Faenza non sono diversi da quelli
del Modenese, deIl'Emilia, di Imola». Cosa
non torna? «Non toma la differenza di trattamento. Mi spiego: siamo piccoli
in Romagna, ma siamo grandi in regione. Se si escludono le città capoluogo di
provincia (o ex che siano) tutte con ospedali importanti, e tutte con oltre
lOOmila abitanti (solo Cesena ne ha meno: 96.716), ci sono solo altre tre
realtà con una popolazione compresa trai 50 e i lOOmila: sono (Carpi 70.726),
Imola (69.705) e Faenza (58.549). Ebbene, di queste solo Faenza ha visto
penalizzato il suo ospedale; al contrario addirittura Sassuolo – che di abitanti
ne ha solo 40.873 ha conservato un ‘signor’ ospedale, che si trova a soli 8 chilometri
da quello di Modena. A Sassuolo vi sono otto unità operative in una area
medica; dieci in area chirurgica; due in area materna infantile con una
pediatria dotata di primario esclusivo e un'équipe di otto medici. Ci sono paesi nell’Appennino
emiliano che hanno ospedali funzionanti mentre noi li abbiamo chiusi trent'anni
fa». "Quindi quale deduzione ne
trae? «Che Faenza è come Carpi, Imola, Sassuolo. Credo che m una trattativa
questo debba essere fatto pesare in nome dell'uguaglianza dei diritti di tutti gli
emiliano-romagnoIi». Secondo lei perché Faenza
sarebbe penalizzata? «Per vari motivi. il potere dei politici ha
privilegiato altre zone. Faenza è in provincia dì Ravenna, che è decentrata
rispetto alla sua estensione; per mantenere un alto livello nel suo ospedale,
sì è dovuto tagliare a Faenza che però è centrale, quindi più raggiungibile da
ogni parte. Adesso comunque Ravenna perderà anche lei nella riorganizzazione, perché
è decentrata, rispetto a Cesena». Proprio
Cesena infatti pare essere la più tutelata. «Beh è qui che sorgerà il nuovo
Bufalini, affare da qualche centinaia di milioni di euro, non si potrà
lasciarlo vuoto, da qualche altra parte bisognerà pure tagliare, non certo dall'Emilia
che è lontana, ma dalla stessa Romagna». In
uno scenario simile allora cosa propone per ridare dignità e servizi a Faenza? «
Il suggerimento è quello di restare uniti sulla base del documento approvato
all’unanimità dal consiglio comunale, con organici sufficienti e dare risposte
adeguate come succede nei comuni enunciati. Vorrei che si diventasse
protagonisti delle scelte, mettendo sul tavolo i numeri di cui sia detentori.
Da questo si evince la disparità di trattamento. Chi non capisce è lampate che
ha interessi di altro tipo e dovrà assumersene le responsabilità. Bisogna
considerare anche le comunicazioni: il fatto di avere un nodo ferroviario in
cui convergono cinque linee e un traffico passeggeri notevole. Così
l’autostrada. Inoltre Faenza fornisce un servizio in service a paesi di altre
regioni e altre province. Non credo che Sassuolo, Carpi e Imola abbiano più
motivi di noi»
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