Danza, musica, letteratura
e buon cibo saranno protagonisti del Viaggio nel Rinascimento. L’evento,
alla sua seconda edizione e organizzato da DanzArte di Brisighella e la sua
direttrice artistica Enrica Piancastelli, si è svolto dal 2 al 4
dicembre 2016 nel convento Emiliani di Fognano, tre giorni per un
viaggio indietro nel tempo per restituire l’atmosfera, la vita, la musica e le
danze tipiche del Cinquecento. Faenza-Firenze. L’antico convento Emiliani delle
Suore Domenicane del SS. Sacramento è un istituto per soggiorni e convegni che
si trova in via Giovanni Maria Emiliani 54 a Fognano ed è una struttura
imponente fondata 194 anni fa, piena di fascino e mistero mistico. Un’oasi di
pace immersa in un territorio dolce, alla base delle colline romagnole della
vena del gesso, coltivate a viti e ulivi, che fanno da corona al borgo di
Fognano nel comune di Brisighella, da cui dista sei chilometri e lontana dal
caos della via Emilia.
Proprio per sfatare alcuni dei concetti fantasiosi
il Viaggio nel Rinascimento venerdì 2 dicembre un incontro col professor Andrea Vitali,
storico del simbolismo e dell’iconologia medievale e rinascimentale: «I simboli
dei tarocchi alla luce dell’immaginario rinascimentale – fra scala mistica
cristiana, culto degli
antichi dei, filosofia neoplatonica e condizioni
umane».. Il sabato 3 e la domenica 4 dicembre (alle ore 17.00 in entrambi i
giorni) lo spettacolo di danza L’ordine della Torre e lo Scrigno del Drago,
creato dalla direttrice artistica Enrica Piancastelli con testi dello
stesso Vitali, è stato il centro sul
quale hanno ruotato le numerose proposte a questo evento. Per tutta la durata
della manifestazione, i visitatori hanno passeggiator nel mercato «cum serenitate et
bibendum vinum bonum et soave et bibanda calida et dulce…» (che in un latino
maccheronico del tardo Quattrocento, ormai corrotto dall’italiano, significa:
«passeggiare con serenità e bere del buon vino e soave e bevande calde e
dolci…»), si è assaporato» la mostra sulla Mensa nel Rinascimento a cura
di Valeria Miniati, le lezioni di falconeria – che non nacque nel
Rinascimento, ma giunse proprio in questo periodo alla sua massima espressione
– con Ivano Avoni, falconiere veterinario che spiegherà al pubblico come
questa nobile rapace era una sorte di status symbol per l’epoca e come ci si
addestra oggi ancora oggi. Ritmi furiosi e travolgenti riemergono dai tempi
della storia grazie ai Tamburi di Brisighella che insieme con gli Sbandieratori
del Rione Rosso di Faenza hanno intrattenuto il pubblico nel chiostro del
convento, poco prima del balletto che sarà eseguito all’interno della chiesa. La
domenica mattina, durante la messa solenne un duo di organo e violino e nel
pomeriggio ascoltato di nuovo le note del Cinquecento in un concerto per
clavicembalo e violino offerto da Chiara Cattani (clavicenbalo) e Roberto
Noferini (violino). Non c’è viaggio senza una sosta gastronomica: ecco
quindi due sontuosi banchetti per assaporare i sapori del Rinascimento: sabato
3 dicembre, ore 19,00 “Cena della Corte” con il menù di Federico II; domenica 4
dicembre, ore 12,30 “Pranzo delle Dame e Cavalieri” con il menù di Caterina
Sforza. I palati più fini assaggeranno i gusti dei secoli XV e XVI attraverso
le ricette specifiche recuperate per questa occasione. Per condividere un così
speciale ballo dei piatti con la corte dell’Ordine della Torre (20 euro per gli
adulti e 10 euro per i bambini sotto i 10 anni) La presenza dell’AIST
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