giovedì 29 dicembre 2016

SALVA UN CINGHIALE FERITO VITTIMA DEL BRACCONAGGIO



Francesco Donati L’ANIMALE CON PROLE TROVATO MORIBONDO. LA PANCIA SQUARTATA DAI PROIETTILI CURATA CON ANTIBIOTICI E VITAMINE ORA TORNA DA LEI PARTITA UNA DENUNCIA PER COLPI DI FUCILE NOTTURNI UDITI A RIPETIZIONE
FAENZA. Lucrezia, l’esemplare femmina di cinghiale, ferita e con prole, l’ha trovata una signora che vive isolata in mezzo alle colline di San Mamante, Maria Rossini. Ebbene: in un panorama di notizie in cui questi ungulati selvatici sono dipinti come feroci predatori di coltivazioni e perfino pericolosi all’incolumità umana, questo è un episodio in controtendenza, in cui emerge una “dignità animale” e un’indole proiettata alla sopravvivenza che meritano rispetto. Lucrezia adesso è in via di guarigione, è libera con i suoi cuccioli, ma è stata vittima del bracconaggio. Un crudele e illecito colpo di fucile l’ha ridotta in condizioni pietose proprio durante l’allattamento. Sul caso sta ora indagando il Corpo Forestale dello Stato (stazione di Brisighella), perché pare siano numerosi gli episodi di caccia non autorizzata ai cinghiali, considerate le testimonianze di colpi notturni uditi in varie zone della collina. Molti agricoltori subiscono danni alle coltivazioni causati dalla fauna selvatica e sono ingenti i risarcimenti elargiti dalla Regione. Un recente progetto detta le misure adottate per far fronte ad un simile flagello che compromette l’economia agricola. Ma questa è un’altra storia. “Lucrezia è rimasta ferita da proiettili al ventre – racconta la sua salvatrice – proprio all’altezza delle mammelle, tant’è che non poteva più allattare. Non si muoveva, mi guardava con occhi lucidi come ad implorare aiuto. Credo che nei primi giorni sia stata aiutata dai suoi piccoli a sopravvivere. Quando l’ho trovata in un campo si è lasciata avvicinare: ho visto che era gonfia e aveva un grosso buco nella pancia. Poco distante scorrazzavano cinque o sei cinghialotti. Le ho portato da mangiare e l’ho curata con antibiotici e vitamine, su consiglio di un veterinario. Per proteggerla durante l’inverno e consentirle di crescere i suoi piccoli in tranquillità, vorrei costruire un recinto in un boschetto. Ho chiesto aiuto all’associazione Angeli di Romagna di cui faccio parte, ma non so se riusciremo perché pochi giorni fa ha ripreso a muoversi. Però non è scappata, infatti torna ogni giorno e io continuo a procurarle un po’ di cibo e ad avere con lei e i suoi piccoli un rapporto di vera amicizia.


Una delle ultime volte è tornata tutta infangata, evidentemente si era arrotolata in una pozza e anche questo credo sia stato un metodo per curarsi, rivelando un incredibile spirito di sopravvivenza”. Ora la signora Maria vorrebbe lanciare una appello per continuare a proteggere Lucrezia, affinchè non cada nuovamente vittima di qualche bracconiere. Vorrebbe verificare se la ferita è realmente guarita. “Tutte le notti sento sparare dei colpi, dal 13 luglio a ieri ne ho contati centinaia, non riesco neanche a riposare, perciò ho sporto una denuncia contro ignoti per disturbo della quiete, l’unica cosa che potevo fare . Ogni volta mi chiedo se domani Lucrezia tornerà”. 

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