Francesco
Donati L’ANIMALE
CON PROLE TROVATO MORIBONDO. LA PANCIA SQUARTATA DAI PROIETTILI CURATA CON
ANTIBIOTICI E VITAMINE ORA TORNA DA LEI PARTITA UNA DENUNCIA PER COLPI DI
FUCILE NOTTURNI UDITI A RIPETIZIONE
FAENZA. Lucrezia, l’esemplare femmina di
cinghiale, ferita e con prole, l’ha trovata una signora che vive isolata in
mezzo alle colline di San Mamante, Maria Rossini. Ebbene: in un panorama di
notizie in cui questi ungulati selvatici sono dipinti come feroci predatori di
coltivazioni e perfino pericolosi all’incolumità umana, questo è un episodio in
controtendenza, in cui emerge una “dignità animale” e un’indole proiettata alla
sopravvivenza che meritano rispetto. Lucrezia adesso è in via di guarigione, è
libera con i suoi cuccioli, ma è stata vittima del bracconaggio. Un crudele e
illecito colpo di fucile l’ha ridotta in condizioni pietose proprio durante
l’allattamento. Sul caso sta ora indagando il Corpo Forestale dello Stato
(stazione di Brisighella), perché pare siano numerosi gli episodi di caccia non
autorizzata ai cinghiali, considerate le testimonianze di colpi notturni uditi
in varie zone della collina. Molti agricoltori subiscono danni alle
coltivazioni causati dalla fauna selvatica e sono ingenti i risarcimenti
elargiti dalla Regione. Un recente progetto detta le misure adottate per far
fronte ad un simile flagello che compromette l’economia agricola. Ma questa è
un’altra storia. “Lucrezia è rimasta ferita da proiettili al ventre – racconta
la sua salvatrice – proprio all’altezza delle mammelle, tant’è che non poteva
più allattare. Non si muoveva, mi guardava con occhi lucidi come ad implorare
aiuto. Credo che nei primi giorni sia stata aiutata dai suoi piccoli a
sopravvivere. Quando l’ho trovata in un campo si è lasciata avvicinare: ho
visto che era gonfia e aveva un grosso buco nella pancia. Poco distante
scorrazzavano cinque o sei cinghialotti. Le ho portato da mangiare e l’ho
curata con antibiotici e vitamine, su consiglio di un veterinario. Per proteggerla
durante l’inverno e consentirle di crescere i suoi piccoli in tranquillità,
vorrei costruire un recinto in un boschetto. Ho chiesto aiuto all’associazione
Angeli di Romagna di cui faccio parte, ma non so se riusciremo perché pochi
giorni fa ha ripreso a muoversi. Però non è scappata, infatti torna ogni giorno
e io continuo a procurarle un po’ di cibo e ad avere con lei e i suoi piccoli
un rapporto di vera amicizia.
Una delle ultime volte è tornata tutta infangata,
evidentemente si era arrotolata in una pozza e anche questo credo sia stato un
metodo per curarsi, rivelando un incredibile spirito di sopravvivenza”. Ora la
signora Maria vorrebbe lanciare una appello per continuare a proteggere
Lucrezia, affinchè non cada nuovamente vittima di qualche bracconiere. Vorrebbe
verificare se la ferita è realmente guarita. “Tutte le notti sento sparare dei
colpi, dal 13 luglio a ieri ne ho contati centinaia, non riesco neanche a
riposare, perciò ho sporto una denuncia contro ignoti per disturbo della
quiete, l’unica cosa che potevo fare . Ogni volta mi chiedo se domani Lucrezia
tornerà”.
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