Domenica 20 e Domenica 29 sarà
possibile visitare una meraviglia ancora purtroppo nascosta del borgo
mediovale: il TEATRO “MARIA PEDRINI” DI BRISIGHELLA, un gioiello neoclassico,
teatro ottocentesco, unico esempio esistente ad oggi in Europa di teatro
collocato al secondo piano di un palazzo municipale. La sua storia comincia nel
1829 quando venne approvato il progetto. Inaugurato nel settembre 1832 ospitò
molte compagnie ed uno dei momenti più importanti fu quando la soprano Maria
Pedrini tenne nel 1941 un concerto memorabile. Nel 1984 il teatro fu intitolato
proprio a lei. Dal 2007 il Teatro è inagibile. Se pur non è stato finanziato il
suo recupero e la sua ri-funzionalizzazione in Teatro del Gusto nell'Asse 5 del
POR FESR Emilia-Romagna, il comune vorrebbe a tutti recuperarlo cercando nuovi fondi OPPURE grazie
all' Art-bonus, il recente provvedimento voluto dal Governo per agevolare il
contributo dei privati (persona fisica o impresa) a sostegno della cultura
riconoscendogli sulla donazione o sull' investimento un credito di imposta pari
al 65% in tre anni. Così è nata la collaborazione fra l'Amministrazione
Comunale, l'Associazione "Il Lavoro dei Contadini e Mirco Villa, fotografo
Qep (Qualified european photographer) nella categoria Landscape, giornalista e
autore del libro "Il bello di mettere i piedi sotto la tavola in Romagna".
Si continua a credere nell'idea nelle delle 4 SAGRE X 3 COLLI per
sensibilizzare le persone e le istituzioni su questo progetto. Domenica 20 e 27
dalle 10 alle 17 nel
Teatro Pedrini verrà allestita un
messa in scena dinamica "Il bello di mettere i piedi sotto la tavola in
Romagna" (dal titolo del libro e della Mostra del fotografao Mirco Villa)
che ci porterà nel mondo della fotografia, del saper fare artigianale e nel
microcosmo della cucina tradizionale romagnola. Un'idea di spazio innovativo non compreso
forse perchè al momento non esiste: un teatro storico, nel cuore di uno dei
borghi più belli d'italia incastonato nel Parco Regionale della Vena del Gesso
Romagnola, che propone sul proprio palco le specialità del territorio per sancire
l'inscindibile connubio tra “cultura” e “coltura”. Il progetto individua il
Teatro Pedrini come luogo d'eccellenza dove scoprire e raccontare i luoghi ed i prodotti della nostra
terra: con la volontà, partendo dalla storia e dalla nostra tradizione
enogastronomica, di trasformarla in poesia creatrice di futuro. La mostra
fotografica, con immagini e ricette, mette in risalto una cucina che vuole
riscoprire i piatti locali storici, in alcuni casi inevitabilmente ritoccati
col trascorrere del tempo, e la forte connessione con il territorio è
sottolineata dalle immagini dei luoghi più suggestivi. Il libro che verrà
presentato ripropone una personale interpretazione di uno dei piatti più
tradizionali grazie alla sapienza e genialità dello Chef Igles Corelli. Alcuni
artigiani dell'Associazione del lavoro dei contadini metteranno in scena le
nostre tradizioni artigiane. Un chiaro esempio di come l'innovazione non
significa cancellare il passato, ma conoscerlo e tramandarlo con creatività e
passione. Così come l'idea del Teatro del Gusto che si fonda su due principi
cardine: il teatro quale luogo identitario e depositario di cultura ed il cibo
quale elemento culturale primario. il teatro quale luogo dove possono nascere
nuove visioni del futuro, crocevia e punto di incontro fra autenticità dei
prodotti e creatività degli chef e al prezioso lavoro di ricerca e di critica
di intellettuali, giornalisti, produttori e gourmet.
Nessun commento:
Posta un commento